Su SCENARIECONOMICI è apparso un riassunto di nove studi economici che analizzano le eventuali conseguenze di una dissoluzione dell'euro. Ebbene otto di essi, se pur in misura diversa, concordano nell'affermare che avrebbero più o meno benefici dalla dissoluzione della moneta unica i paesi del sud, e soprattutto che lo stato più danneggiato da tale dissoluzione, sarebbe la Germania.
Unica nota fuori dal coro è l'analisi della banca Svizzera UBS, che prospetta solo sciagure in seguito alla fine dell'euro e consiglia di portare i soldi in Svizzera, che ci sia qualche "piccolo" conflitto di interesse? Decidete voi : NOVE STUDI E RAPPORTI A CONFRONTO SUL BREAK-UP DELL'EURO Buona informazione a tutti.
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Negli ultimi mesi il dibattito fra i difensori della moneta unica e i suoi detrattori (fra cui chi scrive), si sta infiammando. Ma per chi non lo sapesse, che l'euro fosse un'idea senza senso, era stato anticipato da molti grandi economisti, premi nobel compresi.
Voglio proporvi una breve raccolta di chi, in tempi non sospetti, ci aveva avvertito che l'euro era destinato a fallire, e che la sua adozione avrebbe danneggiato gli stati più deboli (GIIPS). Iniziamo con l'articolo del professor Bagnai che da anche il titolo a questo post, EURO UNA CATASTROFE ANNUNCIATA continuiamo con due articoli provenienti dall'archivio del Corriere della sera, il primo del premio nobel Milton Friedman dal titolo LA MONETA UNICA È UN SOVIET il secondo è di Alberto Alesina dal titolo, I QUATTRO GRANDI BLUFF DELL'UNIONE MONETARIA direttamente dal MIT nel 1992 ECONOMISTS DISCUSS EUROPEAN CURRENCY fra gli altri esprimono i loro (forti) dubbi sull'euro, Olivier Blanchard (capo economista del FMI) e Paul Krugman (Nobel per l'Economia) Infine vi propongo i punto di vista di Godley sul Trattato di Maastricht e la moneta unica, con LA PROFEZIA DI GODLEY (da libreidee) e l'articolo MAASTRICHT AND ALL THAT (in inglese). |
AutoreLeonardo Sperduti Archivio
December 2013
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