Gli amici di Voci dall'estero ci regalano la traduzione di un articolo apparso su ECONOMONITOR redatto da William Oman, in cui l'autore sottolinea come la narrazione della crisi che stiamo vivendo nell'eurozona, sia stata completamente distorta dai politici (ma non solo) per ignoranza o semplice convenienza. Oman sottolinea per l'ennesima volta che i problemi della zona euro e dei piigs in particolare, non sono dovuti alle finanze pubbliche, ma alla crescita dei Debiti Privati ed Esteri (come visto QUI), debiti alimentati dalla pessima gestione della concessione di Credito da parte delle banche del nord Europa. Ed infatti Oman dice : "...Incolpare i pigri e dissoluti sud europei è conveniente, e si presta ad ogni tipo di cliché. Certamente alcuni governi della periferia dell’eurozona meritano la loro parte di colpa per la corruzione e la mancata regolazione che hanno portato all’emergere di bolle immobiliari negli anni 2000. Tuttavia, le origini profonde della crisi vanno ricercate prima di tutto e soprattutto in fattori fuori dal controllo dei paesi periferici. Segnatamente, i grandi flussi finanziari, nati in seguito all’euro e al mercato finanziario unico, contro i quali i governi nazionali potevano poco. Lo sviluppo del mercato unico europeo va considerato nello scenario di globalizzazione finanziaria mondiale partito negli anni ’80. I dati danno un’ottima idea di quanto importanti siano state queste forze finanziarie nel causare la cisi dell’euro. Mostrano come i debiti cresciuti più velocemente negli anni 2000 non sono quelli pubblici, come molti politici e commentatori vorrebbero far credere, ma quelli privati, in particolare quelli finanziari. Questi debiti hanno alimentato le bolle immobiliari che hanno creato un enorme caos in Spagna, Irlanda e, successivamente, tramite l’effetto contagio e le debolezze del sistema bancario europeo, nell’intera eurozona. Il grafico sottostante mostra chiaramente tutto questo: il peggior segno degli eccessi finanziari che hanno seguito la creazione della moneta unica è l’incredibile crescita del debito del settore finanziario in Irlanda, che nel 2009 aveva superato il 500% del PIL. (ll Lussemburgo era in una situazione simile, anche se grazie alla mancanza dell’euforia immobiliare non ha sofferto lo stesso destino dell’Irlanda)..." (in figura Debiti Finanziari e Pubblici, dati 2009 fonte BCE) Insomma il problema è ormai chiaro, la totale deregolamentazione del settore finanziario, la libertà dei movimenti di capitali e il Credito Privato concesso senza criterio, uniti alla rigidità dell'euro, stanno distruggendo gli stati del sud Europa.
Ma i politici, le istituzioni Italiane ed Europee e l'informazione ufficiale, continuano ad addossare tutte le colpe alla finanza pubblica, senza menzionare quella privata, ovviamente il tutto per imporre la medicina amara e sbagliata dell'Austerità, per i NOTI SCOPI. Unico paese che fin ora ha tratto enormi vantaggi da questa situazione è la Germania, ma il gioco non può durare. Da Voci dall'estero, di William Oman : IL PIÚ GRANDE PROBLEMA DELL'EURO È L'ERRONEA NARRAZIONE DELLA CRISI Buona informazione a tutti.
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AutoreCarmen Archivio
October 2013
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