Sul suo sito il Capitano Mazzalai fa un riassunto ed un quadro di insieme di quello che sta accadendo in Italia e negli Stati Uniti, fra presunti default nostrani e fallimento degli USA, con tanto di decollo dello spread, le illazioni e le favole abbondando.
Perciò vi propongo gli ultimi post apparsi su icebergfinanza per avere un'idea più chiara di ciò che sta accadendo e di ciò che invece viene raccontato per alimentare timori ed incertezze. Da icebergfinanza : FAREMO TUTTO IL NECESSARIO ! "...Come ci ha segnalato il nostro Paolo sempre più governatori incominciano ad agitarsi per la crescita americana, mentre qualche anima ingenua sogna mille luci in fondo al tunnel… From Kocherlakota’s Speech today: Doing whatever it takes in the next few years will mean something different. It will mean that the FOMC is willing to continue to use the unconventional monetary policy tools that it has employed in the past few years. Indeed, it will mean that the FOMC is willing to use any of its congressionally authorized tools to achieve the goal of higher employment, no matter how unconventional those tools might be. In sintesi la Fede deve fare qualunque cosa per sostenere la crescita e come dice Tyler, lo ha rimarcato ben sette volte …qualunque cosa! Ma interessante è che il governatore della Fed di Minneapolis sottolinea che serve … qualcosa di diverso, fare tutto il necessario nei prossimi anni, significherà fare qualcosa di diverso! Qui sono terrorizzati dalla deflazione e pensare che lo scorso anno in maggio ha dichiarato … L’andamento dei prezzi ci dice che l’economia statunitense è più vicina di quello che generalmente si pensa alla piena occupazione. Lo ha dichiarato Narayana Kocherlakota, il presidente Federal Reserve di Minneapolis. “La dinamica inflattiva –ha detto Kocherlakota nel corso di un intervento- ci dice che probabilmente il mercato del lavoro non è lontano dalla condizione di piena occupazione”. Secondo Kocherlakota è tempo che la Banca (Santiago: BANCA.SN – notizie) centrale statunitense abbandoni le politiche ultra-espansive degli ultimi anni. “Come ho già detto in passato, le politiche della Fed dovrebbero tener conto di questi segnali”..." ITALY & AMERICA …SHUTDOWN! "...Tra sabato e domenica sera è stato tutto un gioco a chi la sparava più grossa sulle conseguenze della crisi di governo, guarda che arriva l’uomo nero mercato, spread a 2000 e collasso di borse e indici vari, quando alla fine della giornata non è accaduto nulla o quasi e il nostro indice ha chiuso sopra un livello chiave. Ancora qualche ora di passione e poi … ma questa è un’altra storia. Non ci voleva poi molto a comprendere che con il pilota automatico inserito e mezzo mondo che da tempo ha “abbassato i livelli di gestione” di quella che in molti a torto ritengono essere la spazzatura italiana preparandosi all’arrivo delle agenzie di rating, senza dimenticare che ormai almeno oltre il 75 % del nostro debito è in mano domestiche o in quello della BCE, sarebbe stato difficile assistere ad un’esplosione dello spread..." "...Stati Uniti, inizia lo shutdown e già si parla del tetto del debito e di un rischio defaultproprio ora che l’Italia sta per fallire, senza riuscirci da ormai tre anni, roba da matti, gli americani ci riuscirebbero in qualche settimana, ma quanti polli si devono arrostire prima di comprendere questa farsa amaricana? Lo shutdown del governo americano è iniziato, cosa che non succedeva dal 1996, quando il presidente era Bill Clinton. L’accordo tra Camera e Senato, dopo una giornata intensissima e tesa, non è stato trovato e a mezzanotte del 30 settembre, le 6 del mattino in Italia, la paralisi federale con la parziale chiusura delle agenzie governative è iniziata. Migliaia di lavoratori potrebbero essere lasciati a casa senza stipendio, con danni economici per centinaia di milioni di dollari. Qualche minuto prima della mezzanotte, l’Office of Management and Budget della Casa Bianca aveva emesso una nota rivolta alle agenzie federali per chiedere l’avvio delle procedure per “l’esecuzione dei piani per sospendere in modo ordinato le loro attività”. Il presidente Barack Obama ha firmato un provvedimento che assicura che i militari dell’Esercito in servizio attivo e della Guardia Costiera continuino a essere pagati anche durante lo shutdown..." "...Sono a rischio oltre 700 mila posti di lavoro proprio ora che l’occupazione in America tira che è una meraviglia immaginaria, tra disoccupati scoraggiati che lasciano la forza lavoro, lavori a tempo determinato per qualche giorno e milioni e milioni di part-time che sostituiscono il tempo indeterminato e ciliegina sulla torta dai 35 anni in su dall’inizio della ripresa, sottolineo ripresa si sono persi oltre DUE MILIONI di posti di lavoro..." "...Mentre i polli allo spiedo girano leggendo e bevendo le notizie che arrivano dall’America, noi cerchiamo di essere più pragmatici in un mondo nel quale si sono cambiate spudoratamente le regole contabili per salvare mezzo sistema finanziario fallito e diamo un’occhiata al nostro pilota automatico, un pilota automatico imposto dalla Troika, mentre un manipolo di inutili e perfetti idioti in Parlamento, sottoscriveva e firmava senza fiatare pareggi di bilancio e fiscal compact vari, forniti con pacchetti, two pack e contropacchetti vari… Crisi governo. De Nardis (Nomisma): “Sui conti drammatizzazione per calcoli politici …Calma e sangue freddo. La crisi del governo non mette a rischio i conti pubblici. Anzi. “A legislazione vigente se non ci fossero ulteriori interventi di politica economica ci sarebbe un miglioramento dei conti sul 2014″, dice senza mezzi termini Sergio De Nardis, capo economista del centro di analisi Nomisma. Insomma dottor De Nardis, spread, borse che calano, allarmi a destra e manca. Tanto rumore per nulla? C’è il rischio che i calcoli politici drammatizzino oltre il dovuto una situazione che non merita di essere drammatizzata per quanto riguarda le tendenze dei conti pubblici. Le pubbliche finanze sono quindi in ordine? Così è scritto nel Def, il Documento di economia e finanza. Nel 2014 senza interventi il deficit va verso il 2,3%. Sul 2013 servirebbe una mini correzione per riportarlo dal 3,1 al 3%, ma è una manutenzione che è benissimo in grado di fare un governo di ordinaria amministrazione. Si può fare con spostamenti di entrate e uscite da un anno all’altro, una banale manutenzione..." Il post più interessante credo però sia questo inerente la segnalazione della BRI in merito all'aumento dei Debiti Mondiali Pubblici e PRIVATI, superiori del 30% ai livelli del 2008 : CRASH ITALIA …NO CRASH MONDIALE! "...Prima di parlare del circo equestre italiano, dove saremo tutti “diversamente” felici di assistere alla fine di questi animali politici, vorrei condividere con Voi l’ultima analisi uscita dai computer della Banca dei regolamenti internazionali di Basilea, l’unica istituzione di un certo livello ad aver previsto la madre di tutte le crisi… Svizzera. La banca più potente al mondo annuncia il crashL’allarme lanciato dalla BRI settimana scorsa in un rapporto, fa stato di uno tsunami del debito che – nell’indifferenza generale dei governi e dei media – sta per abbattersi sui mercati, sulla finanza e sull’economia. Un crash dalle proporzioni ciclopiche.E non sarà certamente il dietrofront del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, che ha rinunciato a ridurre la massiccia (quanto inutile) iniezione di 85 miliardi di dollari mensili nella disastrata economia americana che metterà a posto le cose. L’annuncio della Fed di proseguire con il programma del Quantitative easing e con la stampa illimitata di moneta, conferma l’impotenza del governo americano nel rimettere in piedi una situazione economica compromessa da tempo e che non è in grado di rinunciare all’illusorio sostegno di questi stimoli artificiali. In parallelo, malgrado il proseguimento del Quantitative easing, la Fed ha rivisto nuovamente al ribasso la previsione di crescita per il 2013. William White, ex economista presso la BRI, conferma le sinistre previsioni del rapporto dell’istituto finanziario : “Siamo tornati a una situazione peggiore di quella che prevaleva alla vigilia del crollo di Lehman Brothers, nel 2008. Tutte le situazioni di disequilibrio sono ancora presenti. I livelli di indebitamento pubblico e privato sono aumentati del 30% rispetto a cinque anni fa.” Il debito mondiale viene quantificato in cifre tanto allucinanti quanto incomprensibili. Secondo il giornale The Economist sarebbe di 52 mila miliardi di dollari. E c’è chi lo quantifica ancora più alto, addirittura di 190 mila miliardi di dollari..." Buona informazione a tutti.
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AutoreAndrea Mazzalai Archivio
October 2013
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