Sul sito LINKIESTA a Gennaio di quest'anno, è stato pubblicato un interessante ed inquietante articolo di Laura Lucchini in cui veniva riportato il risultato di uno studio del Ministero del Lavoro Tedesco sulla povertà in Germania.
Quello che scrive la Lucchini in merito ai risultati della ricerca fa emergere due pessime notizie, la prima è che i tedeschi sono sempre più poveri e soprattutto che il divario fra ricchi e poveri aumenta, visto che i salari alti continuano a crescere e quelli bassi a diminuire, la seconda riguarda il tentativo del governo di truccare i risultato dei dati sulla povertà per addolcire la pillola alla popolazione. Per avere un'idea più chiara di cosa intendo, eccovi due estratti della pubblicazione : ...Lo scorso autunno migliaia di persone in tutto il paese hanno protestato chiedendo maggiore uguaglianza sociale. A otto mesi dalle elezioni federali, il tema sembra scuotere gli animi dei tedeschi molto più della crisi economica e finanziaria che fa tremare l'Europa intera. Ad aumentare il malcontento è poi intervenuta una vicenda scomoda: a fine novembre la stampa tedesca ha svelato che il Governo aveva grossolanamente truccato la versione definitiva dello «Studio sulla ricchezza e la povertà», una pubblicazione ricorrente del ministero del Lavoro. La prima bozza del documento denunciava senza mezzi termini i «rischi sociali» di una «ricchezza privata ripartita in modo iniquo», all'interno di una situazione in cui i salari alti continuano a crescere mentre quelli bassi si abbassano. Tutti questi dettagli sono scomparsi nella versione definitiva, secondo una procedura definita come «prassi» dal portavoce della cancelliera Ángela Merkel... ...Stando ai dati contenuti nel documento, il 10% della popolazione tedesca possedeva nel 2008 il 53% del ricchezza nazionale netta, mentre dieci anni prima la percentuale era solo del 45 per cento. La metà dei tedeschi possiede invece appena l’1% del patrimonio nazionale. La ricerca evidenzia che tra il 2007 e il 2012 il patrimonio complessivo dei tedeschi è cresciuto di 1.400 miliardi di euro, ma dietro questa cifra si nasconde «una ripartizione molto disuguale». Particolarmente sbilanciata risulta essere l'evoluzione dei salari: mentre per quelli più alti si è riscontrata «una tendenza positiva di crescita», per il 40% dei tedeschi al netto dell’inflazione si è constatato un arretramento. «Una tendenza del genere dei redditi è contraria al senso di giustizia sociale della popolazione», secondo quanto denunciava la bozza originale dello studio... Certo le riforme del mercato del lavoro tedesco avranno anche reso il paese e le sue industrie molto competitivi, ma il costo umano e sociale pagato per essere competitivi LO CONOSCIAMO, ed il risultato, come riportato su Linkiesta è questo : ECCO LA POVERTÀ DEI TEDESCHI CHE LA MERKEL VUOLE NASCONDERE
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AutoreLeonardo Sperduti Archivio |