Come già abbiamo visto, il 12 settembre a Roma c'era già stata la Breccia di Porta Pud€.
Ad ulteriore conferma che la breccia si allarga, arriva la notizia riportata dal sito LA NOTIZIA Giornale.it, che il 23 Settembre in occasione della presentazione del Manifesto di Solidarietà Europea, erano presenti all'evento alcuni alti dirigenti di Mediobanca. Questo è quanto scrive LA NOTIZIA : "...Dopo il rifiuto dei patti di sindacato adesso spunta fuori anche l’opposizione nei confronti dell’euro. Succede pure questo in Mediobanca, potere forte al centro dei poteri forti, che ieri ha gettato uno sguardo molto interessato a quanto è accaduto a Roma. Nella capitale, dopo mesi di gestazione, è stato ufficialmente presentato il Manifesto di solidarietà europea. Si tratta di un documento molto duro, firmato da una dozzina di economisti europei secondo i quali l’euro ha prodotto una crisi economica e sociale dalla quale si può uscire solo in un modo: abbandonando la moneta unica. Tra i trascinatori del Manifesto c’è Hans-Olaf Henkel, ex presidente della Confindustria tedesca. Ma ci sono anche ex ministri e banchieri d’affari che devono aver incuriosito non poco piazzetta Cuccia. Al punto che direttamente da Londra sono arrivati a Roma alcuni top manager di Mediobanca come Daniele Bartoccioni e Andrea Carzana, a quanto pare inviati sul posto da Antonio Guglielmi, capo di Mediobanca Securities, che per il gruppo bancario si occupa di intermediazione finanziaria. Insomma, a molti è parso un altro gesto “rivoluzionario” dell’istituto..." Nella descrizione dell'evento vengono anche riportate le parole di Henkel, che ha detto che la competitività italiana ai tempi della lira preoccupava la Germania. Così scrive LA NOTIZIA : "...Del resto ieri, nella sede della Link University dell’ex ministro Vincenzo Scotti, faceva una certa impressione sentire Henkel, ex numero uno degli industriali tedeschi, dire che “uno dei più grandi errori della mia vita è stato sostenere l’ingresso dell’Italia nell’euro”. Il fatto è, ha svelato, “che in Germania eravamo stufi delle svalutazioni della lira che rendevano il vostro paese più competitivo”. Oggi siamo arrivati al punto in cui “l’euro è una moneta troppo forte per l’industria italiana e troppo debole per quella tedesca”. Ergo, “la moneta unica deve essere abbandonata perché è un disastro economico e perché una moneta deve riflettere la cultura economica e fiscale di un singolo paese..." Pare che il pensiero dominante stia cambiando, e parlare di Eurexit anche in Italia non è più un tabù. Da LA NOTIZIA : Toh, anche Mediobanca comincia a criticare l’euro Buona informazione a tutti.
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AutoreLeonardo Sperduti Archivio
December 2013
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