Dal blog di 48 arriva un bel post che tende a smentire per l'ennesima volta (se ancora ve ne fosse bisogno) che gli stati del nord Europa che vogliono imporsi a modello di virtuosità, tanto virtuosi non sono, e anzi hanno fatto e fanno scelte economiche peggiori dei PIIGS.
Ovviamente per la Commissione €uropea e per i suoi inviati (Olli Rehn) gli unici stati sporchi e cattivi sono quelli del sud Europa, Italia in testa, ed infatti quando è venuto a Roma : "...Sono state fatte numerose ipotesi e illazioni sull'ultima visita di Olli Rehn a Roma. Un insider BCE ( ancora Bini Smaghi? ), che ha chiesto di rimanere anonimo per paura di ritorsioni, ha svelato in esclusiva a questo blog i retroscena della vicenda; BabboNatale, proprio lui, è rimasto alquanto contrariato dalle letterine ricevute da Saccomannie Letta nelle quali i due monelli promettevano di comportarsi bene, di non sforare ilrapporto deficit/PIL del 3%, di avviare le “ineludibili” riforme strutturali. Malfidato e malmostoso qual'è, l'irsuto barbogio artico ha inviato tosto nella Città Eternail suo ragazzo-immagine affinché annichilisca i progetti sediziosi del diabolico Duo.Il Piccolo Aiutante di Babbo Natale ha parlato in assemblea alle Commissioni riunite diCamera e Senato “paraculeggiando” sull'asse Ferrari/Italia, cercando di ingraziarsi ilfavore dell'uditorio con la solita colluvie di luoghi comuni, creatività-sole-pizza-baffi nerie mandolino. Com'era prevedibile, un così alto e ispirato discorso ha ottenuto il più vivo compiacimentoproprio da Letta, Saccomanni e companeros che, recitando il mea culpa e cospargendosi il capo di cenere, hanno convenuto sulla bontà delle argomentazioni; per iniziare - casomai non ce ne fosse ancora abbastanza – più flessibilità in uscita: la proposta shock avrà piena attuazione nelle prossime feste natalizie con una riduzione significativa dei pastorelli e degli zampognari nei presepi italiani, un aumento di competitività ottenuto conmobilità, taglio del 10% dei salari e cassa integrazione a rotazione: il presidente dell'INPSprobabilmente non la prenderà bene ma, come si dice...Natale con i tuoi, Mastrapasqua con chi vuoi..." Ma vediamo un po quali sono state e sono le magagne della "virtuosa" Finlandia : "...Scavando nella storia recente della Finlandia scopriamo che a metà degli anni Novanta Babbo Natale e i suoi elfi non se la passavano affatto bene: il PIL finlandese era sprofondato al -13%, alcoolismo e soprattutto suicidi ( piaghe tuttora presenti ) falcidiavanouna società presa a modello di virtù, con la disoccupazione che viaggiava spedita al 18%. La crisi finnica era stata innescata da un processo che conosciamo molto bene: deregulation finanziaria con bolla immobiliare di contorno; i prestiti a lungo termine furono svincolati dal controllo della Banca Centrale e nel giro di un decennio i prezzi delle case aumentarono dell'80% provocando il collasso del settore immobiliare; i consumi calarono quasi del 13% e 450 mila posti di lavoro si volatilizzarono, una terribile mazzata per un paese che conta poco più di 5 milioni di abitanti. A questo punto dovette entrare in scena lo Stato – il vituperato Stato – per tenere insieme i cocci; con il debito privato alle stelle, Helsinki procedette alla nazionalizzazione di alcunebanche e in altri casi lo Stato garantì per loro mettendo sul piatto asset e immobili pubblici attraverso i COVERED BOND, evitando il ricorso alle privatizzazioni che al Club Med vengono richieste a ogni piè sospinto e che i Quisling nostrani amano assai. L'intervento statale accrebbe il rapporto deficit/PIL che passò dal 14 al 58%, però la ripresa fu rapida e tra il 1994 e il 2000 il PIL stette su una media di +4,5%; i covered bond furono certamente uno strumento efficace, ma la differenza fu fatta dalla svalutazione della markka finlandese, che calò del 30% rispetto a dollaro e marco tedesco dando slancio alle esportazioni: dedicato a quelli che “la liretta” e “svalutare è immorale”. Lungimirante fu anche la scelta di finanziare e potenziare l'Information Technology che passò dal 6,5% del 1991 fino al 23% del 2000; NOKIA fu una delle aziende che trasse grande impulso dalle provvide misure governative, passando da realtà di media grandezza e quasi sull'orlo della bancarotta dei primi anni '90 a multinazionale globale che da sola forniva il 20% di export e 3% di PIL nel 2002..." questo è quello che è stato (ma all'epoca la Finlandia poteva svalutare la sua moneta), questo è quello che è : "...La success story finlandese si è notevolmente irrobustita con l'ingresso del Paese nella moneta unica, circostanza che ha incrementato le già fiorenti esportazioni, portando nel 2011 il PIL pro capite a 35 mila euro senza dimenticare che la Finlandia , gravitando nell'area Euro tedesca, ha potuto giovarsi di tassi particolarmente vantaggiosi per il finanziamento del proprio debito. Lo shock Lehman e soprattutto l'intrinseca struttura asimmetrica dell'Eurozona, aggravata dallo scellerato rigorismo tedesco, hanno dato avvio a un gigantesco “effetto domino” che, iniziato a sud, sta ora coinvolgendo i “duri e puri” ariani. Le prime avvisaglie del declino si sono avute circa due anni fa quando, a causa di strategie aziendali fallimentari ( mancato sviluppo smartphones ), Nokia ha cominciato a chiudere i propri store negli Usa e nel Regno Unito nonché due sedi in Cina. La situazione è via via peggiorata e qualche settimana fa è stato annunciato l'acquisto di Nokia da parte di Microsoft per 5,44 miliardi di euro, con la probabile chiusura, a fine settembre, dell'ultimo stabilimento di Salo, con più di 10 mila dipendenti che rimarranno a casa entro la fine dell'anno. E poiché le disgrazie non vengono mai da sole, anche il commercio di legno, carta e cellulosa – che aveva contribuito fino al 2011 per il 38% del PIL – è entrato in difficoltà con i due maggiori produttori di carta europei STORA ENSO OYJ e UPM – KYMMENE OYJ. Il cazzotto è arrivato in pieno volto: RECESSIONE TECNICA. I dati parlano chiaro: nel primo trimestre del 2013 il PIL è diminuito dello 0,1% dopo che nell'ultimo trimestre del 2012 era calato dello 0,7%; ancora più preoccupante è il dato su base annua che, rispetto al primo trimestre 2012, è calato del 2,1% portando a cinque anni consecutivi di deficit di bilancio. Sia le importazioni che le esportazioni segnano il passo, con le seconde che crescono dello 0,9% rispetto all'ultimo trimestre del 2012 ma crollano del 4% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Tutto il comparto industriale è in sofferenza con un -0,6% su base trimestrale e un -1,8% su base annua: PRODOTTI ELETTRONICI (-12,8% su base annua) PRODOTTI METALLICI (- 9,3%) PRODOTTI CHIMICI (- 4,2%) Male anche le costruzioni (-6,1%). Il Ministro dell'Economia Jan Vapaavuori ha dovuto ammettere: “Il settore forestale e quello delle telecomunicazioni sono in crisi e la politica economica congiunturale non puòrisolvere il problema..." Visti i "problemini" che hanno anche gli amici Finnici (ahimè nemmeno loro sono stati protetti dall'euro), il Ministro delle Finanze Finlandese ha dichiarato quanto segue : "...Era la consapevolezza di quello che stava per arrivare ( ed è arrivato ) che probabilmente fece dichiarare al Ministro delle Finanze finlandese Jutta Urpilainen al quotidiano Kauppalehti: “La Finlandia si impegna a essere un membro della zona euro e stimiamo che l'euro sia benefico per la Finlandia. Tuttavia la Finlandia non aderirà all'euro a qualsiasi prezzo e siamo pronti a tutti gli scenari, compreso quello di abbandonare la moneta unica europea”, aggiungendo: “la responsabilità collettiva per i debiti e i rischi degli altri paesi non sono cosa a cui dobbiamo prepararci..." Capito cari €uristi falliti, l'eurexti oltre ad essere possibile, è un'eventualità che viene presa in seria considerazione anche dai "virtuosi" paesi del nord Europa. Da Orizzonte48 : LA SOLIDARIETA' EUROPEA DI BABBO NATAL€ Buona informazione a tutti.
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AutoreQuarantotto Archivio
October 2013
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